TechRadar Verdetto
Mario Kart World segna un debutto entusiasmante su Switch 2, con tracciati eccezionali, un gameplay solido e un comparto sonoro da applausi. Tuttavia, il passaggio all’open world non convince pienamente e alcune scelte di design e multiplayer lasciano l’amaro in bocca. Con futuri aggiornamenti mirati, potrebbe però diventare la miglior incarnazione della serie.
Pro
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Tracciati spettacolari e ben progettati
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Multiplayer locale divertentissimo
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Controlli precisi e parkour evoluto
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Colonna sonora straordinaria
Contro
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Open world ripetitivo
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Multiplayer online limitato
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Sistema di sblocco frustrante
Perché puoi fidarti di TechRadar
È un segno della qualità di Mario Kart World il fatto che siano già state spese oltre 35 ore sul gioco da molti utenti a meno di una settimana dal lancio, eppure la voglia di continuare a giocare resta intatta. Il primo vero nuovo Mario Kart in più di dieci anni rappresenta una ventata d’aria fresca, ma curiosamente i motivi per cui funziona così bene non sono legati alle nuove funzionalità. Quando si gareggia su uno dei tradizionali circuiti, schivando gusci mentre si cerca di mantenere il primo posto, il gioco trasmette le stesse ottime sensazioni del celebrato Mario Kart 8 Deluxe. Ma quando ci si ritrova a esplorare in modo piuttosto automatico la mappa aperta – piacevole ma monotona – o a percorrere i lunghi rettilinei che spesso separano le gare nei Gran Premi, non si ha davvero la sensazione che il mondo aperto fosse l’evoluzione di cui la serie aveva bisogno. Per fortuna, il gioco mantiene solide le basi che hanno costruito la sua eredità: pulizia tecnica impeccabile, colonna sonora eccellente, controlli precisi ma accessibili e la capacità intramontabile di rendere magico il multiplayer locale.
World è spettacolare sotto ogni aspetto: grafica, sonoro e fluidità. In quanto titolo di punta al lancio di Nintendo Switch 2 (con buona pace di Welcome Tour), le aspettative in termini di prestazioni erano alte, e il gioco è all’altezza. Il frame rate è costante a 60 fps in modalità singolo giocatore, sia con console collegata alla TV che in portatile, e si mantiene stabile anche attraversando l’intera mappa interconnessa, senza caricamenti visibili. La grafica non punta al realismo, ma lo stile più esagerato funziona molto bene sia su schermo 4K che sul pannello da 1080p di Switch 2, e beneficia della maggiore risoluzione dell’hardware. Come osservato da molti giocatori, l’acqua è particolarmente curata graficamente, reagisce persino all’esplosione di un guscio blu, e fa venire voglia di un nuovo Wave Race.
Le gare a 150cc sono eccellenti dal punto di vista meccanico e, sebbene la derapata non sia precisa quanto in Mario Kart 8 Deluxe, la nuova gestione del drift diventa molto apprezzabile una volta presa familiarità. Non si sente la mancanza della personalizzazione del kart: la selezione di kart, moto, tricicli e slitte è ampia, ben realizzata visivamente e fa risparmiare tempo rispetto alla scelta singola di scocca, ruote e deltaplano. Dopo undici anni con lo stesso Mario Kart, è naturale un periodo di assestamento, ma il feeling generale di World è già molto soddisfacente e promette una generazione intera da dedicare al perfezionamento della guida. Sono inoltre presenti molti dettagli curati, come l’oscillazione del kart al movimento dello stick, la pioggia che compare dopo una scarica elettrica o le animazioni personalizzate dei personaggi quando eseguono un trick.
Il fascino Nintendo è intatto, ma il vero punto di forza è la colonna sonora. Nintendo ha mantenuto la promessa: oltre 200 nuovi arrangiamenti, ognuno dei quali contribuisce a costruire un vero omaggio musicale alla storia di Mario. Dai richiami a classici SNES come Donkey Kong Country e Yoshi’s Island, ai tributi ai precedenti Mario Kart, fino a brani originali per i nuovi circuiti, il comparto audio è una dichiarazione d’amore al franchise. Non è ancora certo se nel 2025 arriverà un nuovo platform per celebrare i 40 anni di Super Mario Bros., ma anche nel caso non accadesse, la colonna sonora di Mario Kart World è già di per sé una celebrazione degna dell’idraulico più famoso del mondo e del suo coloratissimo universo.
Una colonna sonora straordinaria
Il vero fiore all’occhiello dell’atmosfera di Mario Kart World è la sua colonna sonora eccezionale. Tuttavia, proprio qui emerge una delle decisioni più discutibili prese da Nintendo: alcune delle tracce musicali si attivano durante l’esplorazione libera o nei tratti autostradali delle gare, ma non esiste alcun modo per selezionare i propri brani preferiti.
In passato, Mario Kart 8 Deluxe ha introdotto un lettore musicale in un aggiornamento post-lancio, e giochi come Super Smash Bros. o Super Mario Odyssey hanno offerto opzioni per personalizzare la musica in-game. Per questo motivo è sorprendente che Mario Kart World non consenta di gestire la colonna sonora fin dal primo giorno. Nintendo definisce questa funzione “Jukebox”, ma di fatto si comporta più come una radio con un’unica stazione: se si apprezza un brano in particolare, non resta che sperare che venga riprodotto di nuovo. È possibile che Nintendo aggiunga in futuro una funzione più completa o che pubblichi la colonna sonora su app ufficiali, o che molti si affidino, come spesso accade, a YouTube.
Mario Kart World introduce modifiche importanti alla formula classica: i piloti in gara passano da 12 a 24, il sistema dei trick viene ampliato con wall ride, rail grinding e salti caricati, e il mondo di gioco si trasforma in un grande open world che ospita 29 dei 30 circuiti presenti. Questi sono collegati da strade di vario tipo, che vanno da sentieri sterrati a vere e proprie autostrade trafficate. Praticamente tutte le modalità sfruttano questi tratti di collegamento, con risultati alterni.
La modalità Gran Premio è stata completamente ristrutturata per adattarsi alla nuova struttura. Ora si corre il primo tracciato nel formato classico, ma per le gare successive si devono percorrere due giri su strade e autostrade per raggiungere la pista successiva, dove si effettua un solo giro. Il problema è che, dopo l’effetto novità iniziale, questi tratti intermedi risultano poco memorabili e meno interessanti rispetto ai circuiti veri e propri, e se si punta a ottenere tre stelle d’oro in tutte e otto le coppe, si trascorre una quantità di tempo considerevole su queste sezioni.
Le autostrade non sono mal realizzate, alcune sono anche divertenti, ma spesso sono troppo larghe e dritte, con lunghi tratti che offrono poco in termini di gameplay. Il caos è comunque presente, dato che con 24 piloti in gara volano molti più gusci e bucce di banana, ma la sfida tecnica si perde, lasciando spazio a una gestione più caotica che strategica. È ancora divertente quando si gioca in compagnia, ma in single-player il Gran Premio perde mordente rispetto a quanto offerto da Mario Kart 8 Deluxe, dove ogni curva dava soddisfazione anche solo per la voglia di migliorarsi.
Il modo in cui Mario Kart World cerca di ravvivare le sezioni più piatte è con le sue nuove meccaniche di parkour: grind sulle rotaie, guida sui muri e salti caricati. Queste dinamiche richiederanno tempo per essere assimilate davvero, e probabilmente daranno il meglio di sé nelle gare online ad alto livello. Sui rettilinei e nelle strade di collegamento restano poco incisive, ma sui circuiti principali offrono opportunità per scorciatoie sorprendenti, come dimostrano già i primi Time Trial più avanzati. Imparare quali rotaie convengono e quali fanno perdere tempo sarà cruciale per padroneggiare ogni tracciato.
Per rendere meno noiosi i lunghi tratti tra una gara e l’altra, Nintendo ha inserito piastre turbo, veicoli che rilasciano oggetti, nemici mobili e momenti spettacolari, come un drago gigante che emerge dall’oceano. Tuttavia, dopo decine di corse ripetute, resta la sensazione che in alcuni segmenti si faccia poco più che tenere premuto A fino alla prossima gara. E in quei momenti, il mondo di Mario Kart comincia a somigliare un po’ troppo a un tragitto casa-lavoro.
30 circuiti di puro divertimento
Per fortuna, quasi sempre vale la pena raggiungere la destinazione finale. Più tempo si passa con i 30 circuiti di Mario Kart World, più risulta evidente quanto siano ben realizzati. Al minimo, raggiungono la qualità delle 32 piste presenti al lancio di Mario Kart 8. Alcuni circuiti si impongono già come favoriti, tra cui Great ? Block Ruins, che porta i giocatori a rimbalzare tra le nuvole e affrontare curve a U in un tempio dorato nel cielo, ricco di scorciatoie per giocatori esperti. Da segnalare anche il nuovo Bowser’s Castle, una prova di velocità elevata che porta spesso a finali tra i più spettacolari. Un’altra pista memorabile è Peach Stadium, perfetta per aprire una sessione con amici grazie alla sua atmosfera celebrativa.
La varietà non manca: molti tracciati sfruttano le nuove modalità aereo e barca, che rappresentano un’alternativa solida alle sezioni in volo e sott’acqua di Mario Kart 7 e 8. Le fasi in barca, in particolare, risultano molto soddisfacenti, permettendo trick ad ogni onda o dopo l’impatto con l’acqua.
Le reinterpretazioni dei circuiti storici non deludono, con versioni eccellenti di Airship Fortress, Toad’s Factory, Dino Dino Jungle e Wario Stadium, quest’ultimo arricchito da un salto su rampa in stile supercross. Alcune piste meno ispirate ci sono – Desert Hills, ad esempio – ma come in ogni gioco di corse, è normale. Nel complesso, la selezione è entusiasmante e fa tirare un sospiro di sollievo: i tracciati sono ancora una volta ben curati, pur rientrando nel complicato schema open world che Nintendo ha progettato.
Le autostrade conducono a più ingressi per quasi ogni circuito, variando in base alla direzione di arrivo, e a volte portano a percorsi diversi all’interno della stessa pista. Per quanto l’impatto sul gameplay tra una corsa e l’altra possa dividere, il modo in cui Nintendo ha integrato tutto è una prova notevole di game design open world.
Ci sarebbero molte altre piste da citare, ma è necessario dedicare attenzione alla migliore in assoluto: La pista arcobaleno. La versione presente in World rappresenta il punto più alto della serie e può essere considerata il miglior circuito di Mario Kart mai realizzato. È un tracciato perfetto dall’inizio alla fine. Senza anticipazioni, c’è un momento in particolare capace di colpire ogni volta. Si tratta di un finale all’altezza di un grande gioco Nintendo, comparabile a quelli di Super Mario Odyssey o Tears of the Kingdom: una corsa finale travolgente, e un esempio di come World sia riuscito a superare tutto ciò che è venuto prima.
Per chi, invece, non apprezza particolarmente le sezioni autostradali, la modalità VS Race offre la possibilità di gareggiare secondo le regole tradizionali dei tre giri, offrendo un’ottima versione dell’esperienza classica di Mario Kart. Le Prove a Tempo utilizzano anch’esse la formula standard, e rappresentano un modo divertente per sfidare i fantasmi ufficiali o superare i propri record personali, concentrandosi esclusivamente sulle piste e senza passaggi su strada. Purtroppo non esiste una lobby online dedicata esclusivamente alla modalità tre giri, quindi chi gioca spesso online dovrà affrontare anche molte sezioni intermedie.
L’unico contesto in cui World sfrutta al meglio il suo mondo interconnesso è la modalità Knockout Tour, la versione battle royale in stile F-Zero 99. Knockout Tour si sviluppa in cinque segmenti autostradali consecutivi, seguiti da un giro finale su un circuito classico, con eliminazione dei quattro piloti in coda in punti prestabiliti. Il risultato è una modalità ad alto tasso di tensione, e rappresenta probabilmente la miglior giustificazione per l’adozione dell’open world, con un’intensità che non si potrebbe ottenere su un tracciato classico. È emozionante attraversare deserti, tornanti innevati e altri ambienti mentre si cerca disperatamente di sopravvivere al giro corrente.
Mario Kart World punta sulla fortuna più che sull'abilità
Ogni Mario Kart cerca un equilibrio tra abilità di guida e fortuna con gli oggetti, e World si sbilancia chiaramente verso la seconda. Il nuovo sistema a 24 piloti e le autostrade larghe e dritte rendono più facile rimontare posizioni con l’oggetto giusto al momento giusto. In Knockout Tour, per esempio, è normale passare dal fondo al primo posto grazie a una stella o a un fungo, sfruttando scorciatoie molto efficaci. World cerca di compensare con tempi di recupero più rapidi e un Bullet Bill meno punitivo, ma capita spesso di essere travolti dal caos… salvo poi rientrare subito in gara. È una formula che favorisce la strategia legata al tempismo e alla gestione degli oggetti, più che alla pura tecnica.
Chi si infastidisce per la casualità tipica della serie potrebbe non apprezzare del tutto questo approccio, ma è probabile che Nintendo intervenga con aggiornamenti e riequilibri, come già fatto in passato con Mario Kart 8 Deluxe. Attualmente, il cosiddetto sandbagging, restare indietro apposta per ottenere oggetti migliori, è una tattica valida.
In locale, però, Mario Kart World dà il meglio di sé. Anche con un framerate ridotto a 30 fps in split-screen a quattro giocatori, il divertimento resta altissimo. I momenti più esilaranti nascono proprio dalle gare condivise sul divano, dove urla, sorpassi e gusci volanti creano un’atmosfera inimitabile. Knockout Tour è coinvolgente anche in compagnia, ma se qualcuno viene eliminato subito, resta solo a guardare, il che lo rende meno adatto alle serate più casual, come succede anche con certe modalità in Super Smash Bros.
Online, Knockout Tour è la modalità più interessante, grazie al ritmo serrato delle eliminazioni e alla tensione crescente ad ogni checkpoint. Le partite risultano stabili anche in portatile con Wi-Fi, e l’emozione di vincere una gara contro altri utenti reali è palpabile. Tuttavia, le opzioni multigiocatore sono deludenti: non si può formare un gruppo con amici prima di una corsa pubblica, non c’è la modalità torneo, e non si può affrontare Knockout Tour in duo se non in lobby private popolate da bot.
È probabile che Nintendo voglia evitare che gruppi coordinati rovinino l’esperienza agli altri, ma esistono soluzioni già applicate da anni nei battle royale, come limitare i gruppi o differenziare le regole in lobby classificate. Al momento, però, la funzione più ambiziosa del gioco è anche quella più limitata, il che stona con la promessa di Switch 2 di far giocare “tutti insieme, ovunque”. Sarebbe bastato poter colpire un amico con un guscio rosso, anche online.
Ottime idee, ma sbloccabili e free roaming restano un’occasione mancata
Il sistema di oggetti in Mario Kart World introduce qualche novità interessante, ma nulla di rivoluzionario. I martelli che lanciano proiettili in linea retta sono efficaci nei rettilinei, la piuma è utile per saltare ostacoli, raggiungere scorciatoie e schivare gusci rossi, e l’oggetto di Kamek invoca servitori di Bowser per ostacolare i piloti in testa. Anche i ristoranti di Yoshi, dove è possibile ottenere potenziamenti e costumi tramite i piatti Dash Food, sono un’aggiunta originale. Tuttavia, proprio questi elementi rivelano uno dei limiti più frustranti del gioco: il sistema di sblocco di personaggi e costumi.
Gli sbloccabili sono gestiti in modo totalmente casuale. A parte pochi personaggi ottenibili vincendo le coppe in Gran Premio, gli altri si sbloccano solo se durante la gara un NPC utilizza Kamek e vi trasforma casualmente in un personaggio che non possedete. Per i costumi, non esiste alcuna logica tra il piatto consumato e il vestito ottenuto. La mappa minimale e la selezione personaggi confusionaria non aiutano: si può vedere quali costumi mancano, ma non come ottenerli. Serve affidarsi a guide esterne. Nonostante l’ironia di outfit come Wampire (Waluigi Vampiro) o Mario Meccanico Famicom, resta un sistema poco trasparente e scarsamente soddisfacente.
Il free roaming, modalità esplorativa a mondo aperto, offre una mappa ricca di collezionabili e missioni, tra cui interruttori P, medaglie di Peach e pannelli ?. Le sfide cronometrate degli interruttori insegnano le basi della guida o testano le nuove meccaniche parkour, e anche se alcune sono difficili e divertenti, la varietà è limitata. Dopo poche ore, tutte seguono gli stessi schemi: raccogli le monete blu, raggiungi il traguardo in tempo e poco altro. Le missioni speciali rappresentano un’eccezione più stimolante, ma la sensazione di ripetitività rimane.
Le medaglie di Peach, ben nascoste, offrono sfide di posizionamento più intriganti, ma nel complesso free roaming è una parentesi rilassante, non il cuore del gioco. Purtroppo, manca un sistema per monitorare i progressi: il numero totale di interruttori completati è visibile, ma non è possibile sapere in quali aree mancano ancora sfide. L’unico modo è ricordare tutto a memoria, ispezionare ogni angolo della mappa o affidarsi nuovamente a guide esterne. Questo, unito al fatto che le ricompense sono adesivi decorativi utilizzabili uno alla volta su oltre 1.000 disponibili, rende il completamento poco motivante.
free roaming ha comunque un fascino spensierato, ideale per i più piccoli. Guidare un camion, provocare incidenti o sperimentare salti assurdi regala un senso di libertà simile a quello provato anni fa con le Prove a Tempo di Mario Kart 64. Il mondo è ben costruito e stimola la creatività, ma servirebbero più contenuti vari, ricompense più interessanti e strumenti per tenere traccia di ciò che si è fatto. Anche se presenta alcune delusioni, il free roaming ha il potenziale per diventare una modalità cult: un luogo dove divertirsi, provare scorciatoie folli e sfruttare la funzione di rewind per osare sempre.
Conclusioni
Nonostante l’impianto strutturale di Mario Kart World sia estremamente robusto, ci sono ancora diverse mancanze che impediscono di considerarlo un vero successore di 8 Deluxe. Uno degli aspetti più deludenti è la quasi totale assenza del Free Roam nel multiplayer locale. Esistono soluzioni alternative: è possibile esplorare la mappa con un altro giocatore in attesa di una partita locale o online, ma in questa modalità vengono rimossi gli interruttori P, cioè l’elemento centrale dell’esperienza. Si può comunque girare liberamente e scattare foto, ma data la difficoltà per attivare questa modalità e le sue limitazioni, il risultato non giustifica lo sforzo. È un’altra dimostrazione di come il comparto multiplayer, in alcune sue declinazioni, non sia stato pienamente centrato.
Oggi, World non può sostituire completamente 8 Deluxe, ma la cosa positiva è che entrambi i titoli sono accessibili su Nintendo Switch 2, quindi non c’è necessità di scegliere. L’auspicio è che World rappresenti solo il punto di partenza, e che Nintendo adotti lo stesso approccio basato su aggiornamenti regolari già visto con Deluxe. Non sono ancora stati annunciati DLC, ma è una scelta comune nel breve periodo dopo il lancio.
Oltre ai limiti già citati del multiplayer, manca anche la modalità 200cc, una delle preferite dalla community e ormai presente da oltre dieci anni. Allo stesso modo, si sente la mancanza di un menu per la personalizzazione degli oggetti, molto apprezzato in 8 Deluxe. È vero che nemmeno Mario Kart 8 li offriva al lancio, ma data la loro importanza consolidata, era lecito aspettarseli sin da subito anche in World.
Detto questo, le fondamenta di Mario Kart World sono così solide che con i giusti aggiornamenti e contenuti aggiuntivi potrebbe superare 8 Deluxe nel tempo. Per ora, però, sta ancora cercando di recuperare terreno.
Perché giocare a Mario Kart World?
Ragioni per cui giocare
Open world interconnesso
Tutti i 30 tracciati (tranne uno) sono collegati da un’unica mappa esplorabile senza caricamenti, offrendo un’esperienza fluida e originale per la serie.
Fino a 24 piloti in gara
Mario Kart World aumenta il numero di corridori da 12 a 24, alzando il livello di caos e varietà nelle corse.
Nuove meccaniche di guida
Il gioco introduce il rail grinding, il wall riding e i salti caricati, ampliando la profondità del gameplay e creando nuove possibilità di scorciatoia e tecnica.
Ragioni per NON giocare
Assenza di 200cc al lancio
La modalità più veloce e amata dagli appassionati non è disponibile, né è stata annunciata per futuri aggiornamenti.
Multiplayer limitato
Al momento non è possibile creare gruppi online per partecipare insieme alle partite pubbliche, e non esistono lobby classificate o tornei personalizzati.
Accessibilità
Mario Kart World include diverse opzioni pensate per rendere il gioco più accessibile a tutti i tipi di giocatori. È confermata la presenza delle funzioni di guida assistita, tra cui:
Sterzo assistito, che aiuta a rimanere in pista anche in presenza di curve strette.
Accelerazione automatica, che consente di giocare senza dover tenere premuto il pulsante per accelerare.
Controlli tramite sensori di movimento, disponibili anche nei Joy-Con separati.
Il gioco è compatibile con tutti i controller supportati da Nintendo Switch 2, inclusi Joy-Con singoli, Pro Controller e comandi touch in alcune modalità. Tuttavia, non sono presenti opzioni avanzate per giocatori con disabilità visive o motorie complesse, come rimappatura completa dei comandi o sintesi vocale dei menu. Al momento, Nintendo non ha annunciato ulteriori miglioramenti futuri in ambito accessibilità per questo titolo.
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.