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Recensione realme Buds Air 7 Pro

Auricolari con ANC e intelligenza artificiale, ma le promesse smart restano ancora da mantenere

realme Buds Air 7 Pro
(Image: © realme Buds Air 7 Pro)

TechRadar Verdetto

Le realme Buds Air 7 Pro offrono un buon pacchetto sotto i 100 euro con design curato, ANC efficace, autonomia generosa e app completa. La qualità sonora è buona ma non eccellente per medi e dettagli. L’integrazione AI è promettente ma non ancora disponibile. Sono ideali per un uso quotidiano affidabile, ma meno per audiofili o chi cerca funzioni smart immediate. Ottima versatilità e robustezza.

Pro

  • +

    Ottimo ANC

  • +

    App molto completa

  • +

    Buona autonomia

Contro

  • -

    Audio non dettagliato

  • -

    Funzioni AI ancora da valutare

  • -

    Estrazione scomoda

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Con i Buds Air 7 Pro, realme introduce un modello true wireless che tenta il salto di qualità non solo sul fronte audio, ma anche nell’integrazione dell’intelligenza artificiale. Gemini, l’AI di Google, promette traduzione simultanea (anche face-to-face) e risposte vocali in tempo reale, rendendo questi auricolari tra i più “smart” della loro fascia.

La presenza di driver coassiali dual-DAC, cancellazione del rumore fino a 53 dB, supporto al codec LHDC e certificazione IP66 li posiziona come una proposta ambiziosa sotto i 100 euro. Tuttavia, al momento della recensione alcune funzionalità AI risultano ancora non attive e la qualità musicale, pur buona, non raggiunge l’eccellenza. Restano però numerosi punti a favore: un’app ben progettata, un’autonomia dichiarata generosa (fino a 48 ore), una custodia compatta e un’ergonomia ben studiata, a patto di tollerare il formato in-ear.

realme Buds Air 7 Pro

(Image credit: realme Buds Air 7 Pro)

realme Buds Air 7 Pro, Recensione in breve

I realme Buds Air 7 Pro sono un prodotto completo e ben rifinito, che punta ad alzare l’asticella dei true wireless di fascia media. Il design è curato, disponibile in più colori, con una versione verde smeraldo che spicca per finitura lucida sugli auricolari e satinata sulla custodia. Il case è compatto, ma l’estrazione dei buds risulta un po’ difficoltosa per via della superficie scivolosa e degli incavi stretti.

L’ergonomia è ottima: stelo corto, buona distribuzione del peso e ugello inclinato garantiscono comfort anche in sessioni lunghe. La certificazione IP66 è un plus raro in questa fascia. Sul fronte software, l’app realme Link offre ampie possibilità di personalizzazione: EQ, modalità ANC, Golden Sound, Game Mode, Spatial Audio e controllo gestuale. Le funzioni AI, tra cui traduzione e AI Inquiry, sono annunciate ma ancora in rollout.

L’ANC è efficace e la modalità trasparenza è ben tarata, anche se non si raggiunge il livello di cancellazione dei top di gamma. La qualità musicale è buona, con una firma sonora incentrata su bassi e alti, ma manca un po’ di precisione e dettaglio nei medi. In chiamata, la voce è chiara e comprensibile anche in ambienti rumorosi.

L’autonomia dichiarata arriva fino a 48 ore con il case, un valore più che adeguato per qualsiasi scenario d’uso. In attesa della piena attivazione delle funzioni AI, restano comunque una proposta concreta per chi cerca un paio di auricolari versatili, moderni e con qualche ambizione in più.

realme Buds Air 7 Pro

(Image credit: realme Buds Air 7 Pro)

Design, comodità, ergonomia

Il design dei Buds Air 7 Pro è compatto e rifinito, con linee pulite e una costruzione che alterna materiali lucidi e satinati. Il colore verde smeraldo, testato per questa recensione, conferisce un’identità forte al prodotto, ma sono disponibili anche varianti più sobrie. Gli auricolari presentano una superficie lucida che, se da un lato esalta l’estetica, dall’altro li rende scivolosi: estrarli dalla custodia richiede attenzione, specialmente con mani umide o dita grandi.

Lo stelo corto e piatto è una scelta funzionale: migliora la sensibilità ai comandi touch e ospita i microfoni beam-forming senza creare ingombro. Il nozzle è inclinato a 45° per adattarsi meglio all’anatomia del condotto uditivo, mentre i gommini multitaglia assicurano un sigillo efficace. La distribuzione del peso e il baricentro vicino all’orecchio rendono gli auricolari stabili anche in movimento.

La custodia ha una forma rettangolare smussata. È compatta, robusta e presenta un LED di stato sul fronte. Sotto, la porta USB-C per la ricarica.

In uso prolungato, gli auricolari risultano comodi, leggeri e ben bilanciati. L’unico limite riguarda chi non tollera il formato in-ear, comunque ben progettato per ridurre la sensazione di pressione.

Applicazione per smartphone

L’app realme Link, disponibile su Android e iOS, è completa e ben organizzata. Mostra in home la carica dei singoli auricolari, permette di scegliere fra tre modalità di controllo del rumore (ANC, Trasparenza, Off) e include diverse funzioni avanzate. L’equalizzatore offre quattro preset e la possibilità di regolare manualmente cinque bande. La funzione Golden Sound crea un profilo personalizzato sulla base dell’udito dell’utente.

Tra le funzioni extra spiccano Spatial Audio, Game Mode (latenza dichiarata di 45 ms), MindFlow per suoni ambientali rilassanti, ricerca auricolare, test di aderenza e aggiornamenti firmware OTA.

L’integrazione delle funzionalità AI (Gemini, traduttore live e face-to-face, AI Inquiry) è annunciata ma al momento non ancora attiva nella versione testata.

Nel complesso, l’esperienza è stabile, ricca e adatta sia a utenti base che avanzati.

Isolamento passivo

L’isolamento passivo offerto dai Buds Air 7 Pro è superiore alla media della fascia di prezzo. Grazie ai gommini inclinati e alla buona progettazione della cavità acustica, l’effetto sigillo è efficace senza risultare invasivo. In ambienti chiusi o poco rumorosi, come l’ufficio, riesce a smorzare conversazioni e rumori ambientali anche senza ANC attivo. L’ergonomia favorisce una chiusura uniforme nel condotto uditivo, migliorando al contempo la risposta dei bassi. La sensazione generale è di discreto isolamento, senza pressione eccessiva.

Riduzione del suono ANC

I Buds Air 7 Pro integrano un sistema ANC attivo a sei microfoni con riduzione dichiarata fino a 53 dB, un valore molto elevato sulla carta. Nei test reali, la cancellazione si dimostra efficace in ambienti caotici come strade trafficate o sale d’attesa aeroportuali: il rumore continuo viene significativamente attenuato, anche se non completamente eliminato.

La modalità dinamica regola l’intensità in base all’ambiente circostante e risulta la più bilanciata per un uso quotidiano. La modalità trasparenza, invece, restituisce la voce umana con naturalezza, senza sibilanti marcati o artefatti.

Nel confronto con altri modelli di pari fascia, la resa ANC dei Buds Air 7 Pro è superiore alla media, pur restando lontana dai risultati di fascia premium. Buona anche la gestione del vento nelle chiamate e durante gli spostamenti.

Qualità musica

I realme Buds Air 7 Pro offrono un’esperienza musicale generalmente piacevole, ma non impeccabile. La configurazione con driver coassiali da 11 e 6 mm garantisce una base solida, con buoni bassi e una gamma dinamica rispettabile. Tuttavia, manca la precisione necessaria per chi cerca un ascolto analitico.

In ascolto con “Take Five” (Dave Brubeck), il piano risulta perfetto e il basso è ben presente, ma il ride è un po’ attenuato. Con “Roundabout” degli Yes, le armoniche iniziali sono pulite e il basso ben separato, ma nei passaggi complessi il suono tende a impastarsi. “Cemetery Gates” dei Pantera mostra una buona riproduzione della parte elettrica, ma nei passaggi acustici i dettagli si perdono. La resa migliora nei momenti più densi, rendendo il modello adatto a brani metal.

In “Nessun dorma”, la dinamica vocale è ben gestita, ma l’orchestra sullo sfondo resta un po’ sacrificata, con medi poco valorizzati. Molto meglio con “Time” dei Pink Floyd: l’esplosione iniziale degli orologi è ben resa, e la separazione degli strumenti è soddisfacente.

Il profilo audio predefinito (“Originale”) si dimostra equilibrato. I preset dell’app permettono variazioni sensibili, e il codec LHDC migliora la scena e la nitidezza, ma senza stravolgere la resa complessiva. In definitiva, la qualità musicale è buona per l’ascolto quotidiano, ma resta un gradino sotto i concorrenti più orientati all’audiofilia

Qualità audio in chiamata

La qualità in chiamata dei Buds Air 7 Pro è sopra la media: i microfoni beam-forming captano la voce in modo chiaro anche in ambienti rumorosi, con una buona attenuazione del rumore di fondo. Nei primi test, le conversazioni sono risultate stabili sia in ambienti interni (ufficio open-space) sia all’aperto, anche in presenza di vento o traffico leggero. L’intelligibilità è alta, anche se il timbro vocale tende a essere leggermente appiattito.

Il giudizio resta positivo, ma basato su un uso ancora limitato: serviranno prove più approfondite per una valutazione definitiva.

Batteria

La batteria è uno dei punti forti del prodotto. realme dichiara fino a 48 ore di autonomia complessiva con custodia, un valore che, anche considerando un calo in uso reale con ANC e LHDC attivi, resta più che adeguato. Il tempo di ricarica è nella media (circa 60 minuti), con supporto alla ricarica rapida tramite USB-C. Non è prevista la ricarica wireless.

In uno scenario misto (ANC attivo per metà del tempo, codec AAC), gli auricolari coprono agevolmente due o tre giorni d’uso regolare. Da verificare più avanti l’impatto energetico dello streaming LHDC ad alta qualità.

realme Buds Air 7 Pro, ne vale la pena?

ragioni per comprare

Vuoi auricolari versatili con ANC, buona autonomia e app ricca di funzioni, a un prezzo contenuto.

Ti interessano le funzioni AI, come la traduzione integrata negli auricolari

Cerchi un’esperienza d’uso fluida, con controlli touch affidabili e una buona integrazione software via app.

ragioni per NON comprare

Cerchi audio ad alta fedeltà con firma neutra e grande dettaglio: qui il tuning è più consumer.

Non sopporti gli in-ear o hai dita grandi: l’estrazione dalla custodia può risultare scomoda.

Vuoi auricolari specifici per musica strumentale o classica: i medi sono indietro e il dettaglio non è sufficiente.

Alternative

Sony WF-C700N

Tra le migliori opzioni con cancellazione del rumore attivo in questa fascia, grazie a un ANC ben tarato e a un’app molto matura. Il suono è bilanciato e naturale, adatto a più generi musicali. Non supporta codec hi-res, ma resta stabile in chiamata e offre una buona autonomia. Il design è discreto e confortevole anche per sessioni prolungate.

Nothing Ear (2)

Design trasparente iconico e supporto al codec LHDC. Ottima la separazione stereo e l’esperienza d’ascolto immersiva, anche se l’ANC è solo discreto. App ricca e intuitiva, con controllo preciso di equalizzazione e funzioni avanzate. Resta un’opzione moderna e curata per chi vuole stile e sostanza, ma è meno robusto in termini di materiali

Huawei FreeBuds 6i

Cancellazione del rumore tra le più potenti sotto i 150 euro, con algoritmo adattivo molto efficace. Supporta il codec L2HC, ottimizzato per dispositivi Huawei. Buona qualità vocale in chiamata, app completa su Android ma più limitata su iOS. Manca l’integrazione di funzioni smart evolute, ma la resa sonora è pulita e potente, con un’attenzione particolare alla voce.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.